A tre mesi di distanza dalla tragedia di Casteldaccia, in cui hanno perso la vita 9 persone, Giuseppe Giordano, unico superstite insieme alla figlia Asia, lancia un appello.
Nella notte del 3 novembre ha visto la sua famiglia sterminata dall’esondazione del torrente Milicia: hanno perso la vita la moglie Stefania Catanzaro, il figlio Federico e la figlia Rachele, di 1 anno.
Sono morti anche i genitori di Giordano Antonino e Matilde Comito. E ancora, la sorella Monia Giordano, il figlio della donna, Francesco, il fratello di Giuseppe, Marco, e loa nonna del piccolo Francesco, Nunzia Flamia.
«Andare avanti non è per niente semplice – ha detto Giordano -. Ci siamo resi conto che abbiamo urgente bisogno di un supporto psicologico, sia io che mia figlia Asia, e purtroppo servono risorse economiche che da solo non posso affrontare. Per questo chiedo aiuto e sostegno alle istituzioni politiche e sanitarie e a quanti grazie alla loro sensibilità sono nelle condizioni di venire incontro alla necessità che è diventata ormai indifferibile».
Giordano sta anche affrontando la questione relativa alle spese dei funerali. Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha assicurato che sarebbero state a carico del Comune.
«Abbiamo già presentato agli uffici comunali la documentazione necessaria per il contributo alle spese – spiega il legale del commerciante, l’avvocato Anthony De Lisi – e ci è stato assicurato dai collaboratori del sindaco Orlando che presto il problema sarà risolto e non abbiamo alcun motivo di dubitare. Come possiamo immaginare, la spesa di nove funerali non è affrontabile per il mio assistito che grazie alla sensibilità del sindaco Orlando ha già avuto assegnata una cappella gentilizia nel cimitero dei Cappuccini».