Martedì scorso un grosso petardo è esploso intorno alle 12:00 davanti alla scuola “Mazzini-Gallo” di Messina, causando la rottura di una finestra e il danneggiamento degli infissi, ma per fortuna nessun ferito.
Ad accorgersene l’insegnante Angela Catania, che una volta avvistato il fumo ha prontamente fatto uscire i 25 bambini dalla classe, evitando così conseguenze ben più gravi.
L’esplosivo è stato posto in un luogo nascosto situato tra la persiana e la finestra; una bravata, come ritengono le Forze dell’Ordine intervenute sul posto, probabilmente realizzata da qualche ragazzino che non si trovava all’interno dell’edificio scolastico bensì fuori. Uno scherzo fatto con leggerezza che è costato vetri sparsi su zaini, banchi di scuola e sedie e un bel po’ di spavento.
Per ora non sono ancora stati identificati i responsabili; al caso ha fatto seguito una riunione straordinaria del Consiglio di Istituto, alla presenza del sindaco, Renato Accorinti, degli assessori Patrizia Panarello e Sergio De Cola, e del Presidente della V Circoscrizione Francesco Palano Quero. Obiettivo? Maggiori controlli all’interno della scuola, magari anche attraverso l’istallazione di telecamere di sorveglianza.
Ogni anno a Capodanno si registra un bollettino impressionante di feriti che in alcuni casi si correda anche di un certo numero di decessi. Per quanto contenuti anche grazie ai massicci controlli della Polizia, nei giorni che precedono la festa, sono ancora troppe le persone che a causa dei fuochi d’artificio ci rimettono la vita, oppure un arto.
A Trapani, lo scorso anno, le Forze dell’Ordine hanno sequestrato un bottino di ben 3mila fuochi d’artificio illegali; a Paternò, in provincia di Catania, un 25enne è stato privato della sua mano sinistra per via della forte esplosione di un petardo.
Per continuare a divertirsi è necessario prestare la massima attenzione. Spesso i ‘botti di Capodanno’ vengono infatti utilizzati senza le dovute precauzioni, e ad esserne i più colpiti sono proprio i giovanissimi, ovvero i ragazzi nella fascia di età 11-14.
Ma i petardi del 31 dicembre non solo sanno essere dannosi per gli umani, bensì anche per i nostri animali domestici, con conseguenze spesso altrettanto drammatiche.
Il portale Change.org ha infatti messo appunto una petizione con lo scopo di arrivare a creare una legge che vieti i fuochi artificiali che sono più fumo che arrosto.
Ogni anno a causa dei botti muoiono infatti ben 5.000 animali; perché un rumore particolarmente forte come quello dei petardi causa in loro uno stress tale da portarli, spesso, a scappare dalle proprie abitazioni, in cerca di un rifugio sicuro.
L’ideale sarebbe quello di non lasciare i propri amici a quattro zampe da soli in casa; ma se proprio non lo si può evitare, fare in modo di non chiuderli fuori in giardino perché potrebbero fuggire e quindi finire sotto una moto o un’auto o su un ostacolo in grado di provocarne il ferimento o la morte; un incidente potrebbe inoltre causare la morte di chiunque si trovasse per strada in quello stesso momento.
Autore | Enrica Bartalotta