Testo e Foto sono di Giuseppe Russo
La processione dei Misteri si svolge a Trapani il Venerdì Santo, da 400 anni. Questa processione molto suggestiva ed evocativa di rituali tradizionali è molto antica, avendo origini spagnole che risalgono alle antiche Cazasas, ed attira oggi moltissime persone provenienti da tutta l’Italia, coinvolgendo la città intera. Essi sono la rappresentazione artistica della morte e passione di Cristo in una lunga processione, composta da 20 gruppi sacri. Furono concessi in affidamento, tramite atti notarili, dalla Confraternita di San Michele Arcangelo, che istituì il rito alle Maestranze locali (termine con cui si indica una "moltitudine di mastri" ovvero "Maestri d'arti manuali”) con l'impegno di curarne l'uscita in processione. Essa ha inizio alle 14 del Venerdì Santo partendo dalla Chiesa delle Anime del Purgatorio, per concludersi ventiquattro ore dopo, e viene per questo considerata la più lunga manifestazione religiosa italiana dopo la Sagra di Sant'Efisio che dura 4 giorni. Fu la Confraternita del Preziosissimo Sangue (oggi Confraternita di San Michele) che nei primi anni del XV secolo provvide alla costruzione dei primi gruppi statuari, rimettendo tale incarico agli artisti trapanesi, che dopo un lungo iter fu affidato nel 1612 alle Maestranze.
A ciascuna di esse si concesse in uso un Mistere mediante la stipula di atti notarili rogati fra il 1612 e il 1782, nel cui contenuto emergeva il diritto-dovere di condurre il proprio gruppo in processione e di abbellirlo a proprio piacimento. Le Maestranze avevano l'obbligo di partecipare alla Processione sotto la diretta partecipazione o supervisione del Senato grazie al quale, come afferma Burgio, la processione raggiunse un elevato stato di bellezza e motivo di grande orgoglio da parte dei trapanesi. Attorno all'800 non furono più le maestranze a portare in spalla il Gruppo scultoreo come tradizione e devozione voleva, ma affidarono questo oneroso compito ai Massari.
Per la realizzazione di questi gruppi non ci si ispirò all'iconografia classica, ma ad episodi citati nei sacri testi o nei vangeli apocrifi ed interpretando, secondo l’abilità degli artisti trapanesi, quella dinamicità rappresentativa, che rimane ancora unica nel panorama delle rappresentazioni sacre. Dal 1950 si iniziò a coprire i cavalletti con un sontuoso mantello nero (a' manta), su cui è impresso il nome del ceto di appartenenza. Scenograficamente la rappresentazione dei Misteri è ambientata nel periodo medievale, come giustificato dalle divise che indossano i personaggi, ispirati a soldati spagnoleggianti che indossano i pennacchi. La tecnica di realizzazione delle statue, iniziata da Giovanni Matera, consiste nello scolpire nel legno i volti, le mani ed i piedi, così come di legno è lo scheletro. Sono internamente sostenuti da ossature in sughero, sui quali si modellavano gli abiti grazie al fatto che la stoffa, precedentemente immersa in una mistura di colla e gesso, permetteva una maggiore naturalezza degli abiti e maggiore plasticità espressiva, secondo una tecnica tipicamente trapanese, detta carchèt, consentendo nei drappeggi dei vestiti la realizzazione delle pieghe che diversificavano ogni figura dall'altra. Le statue sono fissate ad una base lignea detta vara, con un procedimento particolare, al fine di consentire una certa oscillazione durante il trasporto, tale da esprimere una scenica rappresentatività al gruppo, nota come annacata. Attualmente i membri del gruppo che vengono chiamati consoli, si occupano della scelta dei massari (figure che portano in spalla le vare), della banda musicale, degli addobbi floreali e di tutto quanto occorre alla processione, mentre a capo di ogni gruppo c’è un capoconsole.
Oggi i gruppi sono custoditi durante l'anno nella Chiesa delle Anime del Purgatorio, nel centro storico di Trapani. Qui, durante i sei venerdì quaresimali, avvengono i Scinnute (in siciliano, discese): uno dei Sacri Gruppi, accompagnato dalla banda musicale, viene spostato al centro della chiesa, dove si celebra la S. Messa, mentre prima e dopo la funzione religiosa la banda musicale intona all’esterno della chiesa alcune tipiche marce. Alle 14 in punto di venerdì, le porte della Chiesa del Purgatorio si aprono ed inizia la processione. L’uscita dalla chiesa dei gruppi sacri è uno dei momenti più emozionanti: prima passa lo stendardo della maestranza, poi i figuranti, poi i massari con in spalla la vara ed infine la banda musicale che intona le marce funebri. Uno dopo l’altro i gruppi escono dalla chiesa e si incamminano lungo le strade di Trapani, alternati dalle immancabili annacate e circondati dalla folla che ne ammira il passaggio con devozione. Tramontando il sole, cambia la luce e la conseguente atmosfera che accompagna la processione; mentre la sera le statue, illuminate sapientemente dalla luce artificiale, assumono un aspetto diverso, che accentua la tragicità di ciò che rappresentano, la notte le bande smettono di suonare ed i Misteri continuano a girare, in religioso silenzio, accompagnati solo dai tamburi. Dalle 8 del mattino seguente i Misteri iniziano a rientrare in chiesa e terminano la processione attorno alle 14. Si chiude così il sipario su questa grande manifestazione
I Misteri sono composti dai seguenti 20 gruppi sacri (più precisamente da 18 gruppi scultorei più 2 simulacri, quelli di Gesù Morto e di Maria Addolorata) e maestranze:
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