Novità per il trasporto in Sicilia, con l’arrivo di nuovi mezzi non inquinanti e di nuova generazione. In particolare, arrivano fondi per l’acquisto di nuovi treni a idrogeno o elettrici, in sostituzione di mezzi obsoleti. Un modo per migliorare la qualità del servizio e ridurre l’impatto ambientale e l’inquinamento acustico.
Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha firmato due decreti, in attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnnr). I documenti interessano i treni del traporto regionale e gli Intercity che trasportano passeggeri da e per il Sud Italia, oltre alla filiera della produzione di autobus non inquinanti.
Il decreto relativo al rinnovo del parco rotabile assegna alla società Trenitalia (Gruppo Fs) 200 milioni di euro per l’acquisto di nuovi treni a idrogeno o elettrici. Sostituiranno i mezzi più datati. I 300 milioni di euro per il periodo 2021-2026 attribuiti dal Pnrr a questo obiettivo sono destinati a sostenere la realizzazione di circa 45 progetti di trasformazione industriale. L’obiettivo è la produzione di autobus non inquinanti.
Questo obiettivo verrà raggiunto attraverso lo strumento dei “contratti di sviluppo“. Giovannini ha spiegato: «Il Governo è fortemente impegnato a migliorare i servizi ferroviari usati quotidianamente soprattutto dai pendolari e a favorire lo sviluppo della produzione in Italia di autobus non inquinanti e di nuova generazione, indispensabili per un trasporto pubblico locale migliore».
Il decreto destina 60 milioni all’acquisto di 7 treni bimodali per i collegamenti Intercity Reggio Calabria-Taranto. 140 milioni di euro, invece, vanno all’acquisto di 70 carrozze per i servizi Intercity notte da e per la Sicilia. Trenitalia dovrà mettere a disposizione i treni bimodali entro il 31 dicembre 2024 e le carrozze per i servizi Intercity notte entro il 30 giugno 2026.
«Il miglioramento dei servizi ferroviari nelle regioni del Sud è un tassello fondamentale dell’impegno del Ministero per il rilancio del Mezzogiorno, per incentivare le persone a fare un uso minore dell’auto privata e utilizzare il treno negli spostamenti di media e lunga percorrenza», ha aggiunto Giovannini.
Il ministro ha anche detto: «Il nostro impegno non è rivolto soltanto all’alta velocità ferroviaria. I nuovi treni di ultima generazione, a emissioni zero, impiegati nelle tratte a media e lunga percorrenza miglioreranno la qualità anche dei servizi Intercity. Questi servizi hanno un costo del biglietto più contenuto e sono utilizzati per gli spostamenti quotidiani da studenti e lavoratori».
Nell’ambito dell’altro decreto, per lo sviluppo della filiera green degli autobus, 250 milioni sono destinati a nuovi progetti e 50 milioni a quelli in essere. Una quota pari ad almeno il 40% deve essere destinata al finanziamento di progetti da realizzare nelle regioni meridionali (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).
Gli investimenti programmati, come da regolamento europeo, non devono arrecare un danno significativo all’ambiente. É anche necessario che siano completati in tempo utile per garantire l’attivazione della produzione entro il 30 giugno 2026. «Grazie alle risorse del Pnrr – conclude Giovannini – possiamo recuperare il tempo perduto per far sì che l’industria del nostro Paese possa agganciare il nuovo paradigma della mobilità sostenibile e sia in grado di soddisfare la crescente domanda di mezzi ecologici per il trasporto pubblico».