Trinacria, tra storia e mitologia. Il simbolo della Sicilia porta con sé storia e cultura di una terra e di un popolo. Oggi abbiamo deciso di rivelarvi 7 veloci perle su questa prezioso simbolo: un altro modo di conoscere la Sicilia.
Trinacria curiosità
- Molti studiosi concordano sul fatto che la Trinacria fosse un antico simbolo religioso orientale e che rappresentasse il dio del sole nella sua triplice forma di primavera, estate e inverno. Remote monete (del VI e IV secolo a.C.) lo testimoniano. Esse provenivano quasi tutte da città dell’Asia Minore, come Aspendo in Panfilia, Olba in Cilicia, Berrito e Tebe nella Troade.
- È probabilmente in epoca ellenistica che la cultura greca, colma di dei, semidei e mostri mitologici, coniò il simbolo della gorgone con tre gambe attaccate direttamente alla testa associandolo piano piano alla nostra terra ed i misteri che la avvolgevano.
- In età romana il simbolo perdette completamente il suo originario valore religioso, per assumere soltanto quello geografico di emblema della Sicilia.
- Nonostante la perdita del significato religioso, non è mai venuto meno quello superstizioso, com’è dimostrato dalla presenza della testa gorgonica al centro delle tre gambe.
- La Trinacria si riscontra inoltre su altri monumenti e reperti siciliani, quali mattoni timbrati o suggelli di piombo per i tessuti e anche fuori dalla Sicilia.
- La specialità del simbolo siciliano è la testa centrale, perchè nelle rappresentazioni orientali le gambe venivano unite da un punto o da un anello centrale.
- Quanto alla diffusione in Sicilia del vecchio simbolo della Trinacria, è interessante notare come esso si trovi nei pavimenti degli edifici pubblici, come è attestato ancora oggi dai mosaici delle terme di Marsala e di Tindari, ambedue di età romana, che recano raprresentazioni della testa gorgonica circondata da tre gambe.