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I carabinieri hanno eseguito a Palermo, Carini (PA), Belmonte Mezzagno (PA) e Lentini (SR) un'ordinanza di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di otto persone, indagate nell'ambito di una presunta truffa da tre milioni di euro alle Poste Italiane. Si parla di buoni fruttiferi postali clonati, liquidati con la complicità di qualche impiegato "infedele".

Tre persone sono state portate in carcere e quattro si trovano agli arresti domiciliari, mentre una è attualmente irreperibile. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione per delinquere allo scopo di commettere più delitti contro il patrimonio, procurandosi un ingiusto profitto ai danni di Poste Italiane, truffa aggravata e continuata in concorso.

Dalle indagini è emersa una truffa, diffusa in tutto il territorio nazionale, partita dal 2010 e andata avanti fino al mese di luglio del 2017, consistente nella clonazione e nella successiva liquidazione di buoni fruttiferi postali.