Carmelo Discolpa e Antonino Micali, entrambi messinesi, sono stati arrestati e sottoposti agli arresti domiciliari dopo aver truffato un uomo di 66 anni di Patti. I due hanno messo in atto una versione della cosiddetta truffa dell'eredità. Uno di loro ha avvicinato la vittima in strada, chiedendo se conoscesse un medico che in passato aveva curato e guarito l'anziano padre: la domanda nasceva dal fatto che il padre, prossimo alla morte, era intenzionato a donare al fantomatico medico una grossa somma di denaro, per ricompensarlo.
A quel punto è arrivato il secondo truffatore, che ha affermato di conoscere il medico e spiegato che era deceduto da anni. Il primo truffatore ha dunque proposto di cedere ai due presenti una parte della somma, ma per farlo avrebbe dovuto avere denaro contante per ratificare l'atto dal notaio. La vittima ci è cascata e ha quindi consegnato la somma necessaria a Discolpa e Micali. L'uomo è stato poi convinto a scendere dalla macchina per comprare delle marche da bollo, ma a quel punto i due si sono dileguati. Il 66enne ha incontrato la figlia che, fiutando che qualcosa non andava, ha allertato la polizia, fornendo informazioni sull'auto dei truffatori e sui loro spostamenti.
Gli agenti li hanno inseguiti fino in autostrada, bloccandoli poco dopo il centro abitato: i due avevano ancora la somma, 15mila euro, riconsegnata al proprietario. Uno dei due aveva inoltre in tasca altri 900 euro, sottoposti a sequestro.