Tuccio Musumeci (Catania, 20 aprile 1934) è un attore italiano di teatro e cinema. Recita sia in lingua italiana che in lingua siciliana.
Tuccio Musumeci inizia la sua attività nel campo dello spettacolo esibendosi nel cabaret e nell’avanspettacolo in compagnia di
Pippo Baudo nella Catania degli anni sessanta del XX secolo[1].
La svolta della sua carriera di attore avviene con la costituzione del Teatro Stabile di Catania nel quale inizia a recitare in lavori teatrali, per lo più comici, sia in lingua italiana che in siciliano. Uno dei suoi primi successi fu Il berretto a sonagli di
Luigi Pirandello interpretato da Turi Ferro[2]. La sua mimica da burattino e la sua vis comica innata, gli hanno consentito una lunga carriera costellata di successi. Ma la sua attività teatrale ha registrato la sua bravura in ruoli più impegnati come in Cronaca di un uomo di
Pippo Fava [3], Il Consiglio d’Egitto di
Leonardo Sciascia, Pipino il breve di
Tony Cucchiara e Classe di Ferro spettacolo di Aldo Nicolaj che ha debuttato nel 2003 al Teatro Biondo di Palermo per la regia di Renato Giordano e le musiche di Matteo Musumeci.
Spesso ha recitato in coppia con Pippo Pattavina con il quale viene spesso ricordato, anche per la famosa gag di “U purtau u pani papà”[1].
Ha preso parte anche ad una quindicina di film, sempre in ruoli da caratterista, fra i quali si ricorda Mimì metallurgico ferito nell’onore di Lina Wertmüller, Porte aperte di Gianni Amelio, Lo voglio maschio di Ugo Saitta, Virilità di Paolo Cavara e La Matassa di Ficarra & Picone. É stato guest star in un episodio dell’ottava serie di Don Matteo, interpretando il suocero del maresciallo Cecchini, interpretato da
Nino Frassica.
Nel 2008 ha iniziato l’attività di impresario teatrale aprendo e dirigendo il Teatro Brancati a Catania. Ha due figli: Matteo, noto compositore lirico soprattutto all’estero, e Claudio, che ha intrapreso la strada del padre.
Fonte: Wikipedia