Tunisino espulso perché a caccia di Movio e Scatà, i poliziotti che uccisero Amri

Il 37enne tunisino Hisham Alhaabi è stato espulso domenica dal territorio italiano. L'uomo a quanto pare era sulle tracce dei due poliziotti che hanno ucciso Anis Amri, l'attentatore di Berlino con cui Alhaabi aveva avuto frequenti contatti. È quanto scrive "Il Messaggero", spiegando come il 37enne avesse intrapreso la ricerca di Luca Scatà e Cristian Movio, soprattutto tramite internet.

Questo è stato uno degli elementi decisivi che hanno portato all'espulsione. Contemporaneamente il procuratore di Roma Francesco Scavo, titolare dell'inchiesta sui presunti collegamenti in Italia di Amri, ha dato mandato di perquisire le abitazioni di alcune delle persone risultate in contatto con l'attentatore di Berlino. Molto il materiale in arabo sequestrato e che ora è al vaglio degli inquirenti.

Alhaabi era uno dei contatti presenti nel cellulare di Amri contattato più frequentemente. Il 37enne era però estraneo al giro dello spaccio a cui, in Italia, l'attentatore di Berlino faceva parte. Alhaabi lavorava per un'azienda agricola e viveva in un fabbricato campagna di proprietà della compagna di Yacoubi Monstar, altro presunto membro della cellula a cui apparteneva Amri e che nel 2015 e nel 2016 lo aveva più volte ospitato.

Alhaabi si era già fatto notare anche prima che il suo nome spuntasse nell'inchiesta collegata alla strage di Berlino: le sue posizioni radicali erano note soprattutto per gli scontri avuti con l'imam moderato di Latina.

Fausto Rossi