Hanno scelto le città d’arte della Sicilia a partire da Palermo. Ma anche Catania, Siracusa e Agrigento, che sarà Capitale Italiana della Cultura nel 2025.
Sono i turisti stranieri che arriveranno nell’Isola per le festività pasquali, più numerosi dell’anno scorso, quando ancora c’era incertezza legata alla pandemia che aveva bloccato i viaggi per lungo tempo.
I paesi di provenienza sono soprattutto Germania, Francia, Gran Bretagna, Usa, Svizzera, Olanda, Austria e Polonia, che compenseranno in parte le quote ancora mancanti dei mercati come quelli di Cina, Russia, Giappone, Australia, Corea del Sud, India, Brasile, Canada. Un leggero aumento delle prenotazioni è stato segnalato anche per i turisti provenienti dalla Spagna e dal Belgio. Tanti anche i viaggiatori italiani. I turisti hanno prenotato una media di circa sette camere su dieci.
L’indagine
Sono i dati che emergono dall’indagine realizzata da Cst per Assoturismo Confesercenti, che al confronto con lo stesso periodo del 2022 registra sul territorio un rialzo del 7,7% di presenze, un’asticella superata dalle regioni del Centro Italia (+9,3%) ma comunque al di sopra della media italiana (+7,3%). In linea con il trend nazionale, anche in Sicilia, saranno gli stranieri a fare registrare buoni numeri.
Quasi la metà dei pernottamenti è stato prenotato dai turisti non italiani con un amento del 14,2% su base annuale rispetto al +3.4% registrato fra gli italiani. L’indagine è stata effettuata su un campione di 1.703 imprese italiane della ricettività.
La situazione in Italia
Si tratta di numeri che fanno ben sperare per il nostro turismo. Nel fine settimana pasquale si aspettano 3,3 milioni di turisti stranieri: il 49% del totale e il 12,1% in più rispetto allo scorso anno.
È aumentata anche la domanda dei turisti italiani, per ora è stimata a 3,4 milioni di presenze, ma il dato potrebbe aumentare se le condizioni meteo saranno clementi.
Per la settimana delle festività pasquali si stimano 469mila presenze in più rispetto al 2022, con il 65% delle sistemazioni disponibili nelle strutture ricettive già prenotate.
Saranno le regioni del centro Italia a registrare le variazioni più significative dei flussi, con il +9,3% (+4,5% di italiani e +14,7% di stranieri), seguite dalle regioni del nord est con il +7,2% (+3,4% di italiani e +10,9% di stranieri) e del sud-isole con il +7,7% (+3,4% di italiani e +14,2% di stranieri). Per il nord ovest la stima è del +5,4% (+2,1% di italiani e +9,2% di stranieri).
Le mete prescelte
Le città e i centri d’arte saranno le destinazioni privilegiate dai turisti stranieri e italiani: questo la dice lunga sull’importanza del patrimonio artistico e culturale quale volano di sviluppo.
Si stima che i luoghi artistici e i borghi registreranno un incremento delle presenze del +12%.
Non solo arte ma anche bellezze naturalistiche. Parte consistente del mercato però si distribuirà anche tra le diverse località termali italiane (+11,9%), dei laghi (+7,9%) e le aree rurali e di collina (+5,4%) e un aumento della domanda, soprattutto straniera, è atteso anche per le località di montagna (+5,7%).
Attesa positiva per le imprese alberghiere (+8,2%) che hanno segnalato un incremento rilevante di stranieri (+13,7%), mentre la crescita stimata per l’extralberghiero è del +6,2% (+3,3% di italiani e +9,1% di stranieri).
Il turismo sia al centro dell’agenda politica ed economica
Ampiamente soddisfatto Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti che commenta: “Continua la fase di ripresa del turismo italiano, torniamo finalmente ad accogliere i turisti stranieri che a Pasqua rappresentano quasi la metà delle presenze totali in Italia. Una tendenza decisamente positiva che ci fa ben sperare per i ponti di primavera e il proseguo del 2023. Ancora una volta il turismo dimostra di essere fondamentale per la crescita dell’intera economia italiana: va considerato un settore strategico, al centro dell’agenda politica ed economica”.