Sui social network impazza Faceapp, l’applicazione che prevede come saremo da vecchi. In tanti hanno scelto di mettersi alla prova, pubblicando la loro foto con le rughe e i capelli bianchi. Ad alimentarne l’utilizzo, il fatto che anche tanti vip hanno deciso di cimentarsi.
Essendo un’applicazione gratuita, è più che normale che venga voglia di utilizzarla. Il problema, però, è che con Faceapp c’è qualche problema di privacy, secondo quanto spiegato da alcuni esperti. Su Tgcom24 si legge che attraverso l’app stiamo regalando i nostri dati biometrici e contribuiamo a migliorare il sistema di creazione di facce finte.
Il punto è che queste tecnologie utilizzano le cosiddette “reti neurali”, cioè dei sistemi di intelligenza, che più si approvvigionano di volti, più diventano bravi a creare finti volti. Le identità fasulle possono dunque essere associate a profili social fake, cioè fasulli, creando masse critiche di utenti totalmente inventati, ma comunque credibili.
Questi utenti potrebbero, ad esempio, influenzare l’opinione popolare, da una parte e dall’altra. L’uso che Faceapp fa dei dati e delle foto, in ogni caso, non è molto chiaro e i documenti ufficiali relativi alla privacy e alle condizioni d’uso lasciano molti punti interrogativi.