Il ministero della Transizione Ecologica ha firmato il decreto autorizzativo alla realizzazione del “Tyrrhenian Link – Ramo Est“, la tratta dell’elettrodotto sottomarino di Terna che collega Campania e Sicilia.
Via libera al Ramo Est del Tyrrhenian Link
L’iter autorizzativo dell’opera si è concluso in tempi molto brevi, considerata la rilevanza strategica di questo intervento infrastrutturale del Paese, finalizzato allo sviluppo e alla sicurezza del sistema elettrico nazionale.
Sono trascorsi 11 mesi tra l’avvio del procedimento e l’approvazione del progetto definitivo da parte del MiTE. “Questo è stato possibile”, spiegano da Terna, “grazie all’intenso lavoro di progettazione partecipata preventiva all’iter autorizzativo effettuata con tutti gli Enti locali e con la cittadinanza”.
Per l’opera Terna investirà nei prossimi anni circa 3,7 miliardi di euro. Coinvolgerà nella realizzazione circa 250 imprese. La nuova infrastruttura consentirà una maggiore integrazione tra le diverse zone di mercato e un più efficace utilizzo dei flussi di energia proveniente da fonti rinnovabili, che sono in costante aumento.
Il Tyrrhenian Link avrà inoltre un ruolo decisivo nel miglioramento dell’affidabilità della rete e dell’intero sistema elettrico contribuendo alla sua sicurezza e adeguatezza.
“L’autorizzazione da parte del Ministero della Transizione Ecologica è un passaggio fondamentale per la realizzazione di un’opera di primaria importanza per l’intero sistema elettrico italiano”, spiega Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato di Terna.
Che aggiunge: “Questa infrastruttura consentirà di accelerare lo sviluppo delle fonti rinnovabili, oggi ancora più determinanti per l’indipendenza energetica del nostro Paese e per ridurre il costo dell’energia in bolletta. La rapidità con cui questa fase del procedimento si è conclusa conferma l’impegno messo in campo per il raggiungimento dell’obiettivo comune”.
Cosa è Tyrrhenian Link
La nuova interconnessione è un progetto all’avanguardia che prevede la realizzazione di due linee elettriche sottomarine (una dalla Campania alla Sicilia e una dalla Sicilia alla Sardegna) per un totale di 950 km di collegamento a 1000 MW in corrente continua.
Lunga complessivamente 480 km, la tratta Est unisce l’approdo siciliano di Fiumetorto, nel Comune di Termini Imerese (Palermo), a Torre Tuscia Magazzeno, situata nel Comune di Battipaglia, nel salernitano.
L’approdo dei cavi marini sarà realizzato con la tecnica dell’horizontal directional drilling, che consente di evitare scavi a cielo aperto sulle spiagge. Per quanto riguarda la Sicilia, la stazione di conversione sorgerà a Termini Imerese, in località Caracoli, e sarà collegata all’approdo di Fiumetorto con un percorso in cavo interrato di circa 10 km.
In aggiunta, sarà realizzata una nuova sezione a 380 kV all’interno dell’esistente stazione di Caracoli. L’opera sarà a regime nella sua interezza nel 2028, ma il primo cavo, quello relativo al Ramo Est, sarà operativo già a partire dalla fine del 2025.