La Corte d’Assise d’appello ha riformato la sentenza del gup Marina Rizza che aveva riconosciuto l’eccesso di legittima difesa al vigilantes Graziano Longo Minnolo, che nel 2013 sparò e uccise Giuseppe Giuffrida davanti all’ingresso del Maas di Catania, e lo ha condannato a 6 anni e 4 mesi di reclusione per omicidio volontario, pena già ridotta di un terzo per la scelta del rito abbreviato.
A darne notizie, attraverso una nota, è stato lo studio legale Lipera che difende in sede civile i familiari della vittima. La Corte ha riconosciuto ai genitori e ai fratelli della vittima che si sono costituiti parti civili rispettivamente 20 mila e 10 mila euro più il pagamento delle spese processuali.
La sentenza del gup Rizza era stata impugnata dalle parti civili, dal sostituto procuratore Angelo Brugaletta e dal procuratore generale Gaetano Siscaro che avevano chiesto l’imputazione per omicidio volontario. A febbraio il vigilantes era stato condannato a due anni e sei mesi di reclusione per eccesso colposo in legittima difesa. Nel corso delle varie udienze sono stati ripercorsi i tragici momenti che portarono all’esplosione dei colpi di pistola in dotazione al vigilante, al ferimento e alla morte del giovane.
Era il 3 ottobre del 2013 quando il vigilantes Graziano Longo Minnolo, 26enne catanese in servizio ai mercati agroalimentari siciliani (Maas), durante una lite scoppiata nel parcheggio del mercato alle prime ore del mattino sparò un colpo della sua pistola d’ordinanza (una calibro 9×21) mettendo fine alla vita del 22enne Giuseppe Giuffrida. La condanna di Longo Minnolo per eccesso colposo in legittima difesa suscitò molte polemiche. Ora la riforma di quella sentenza.
Fonte: Sicilia Informazioni