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Elena Pastux e le sue due figlie, Elisa, 8 anni, disabile in carrozzina e Litiia, di 23 anni, sono riuscite ad arrivare in Polonia. Oggi faranno ritorno in Sicilia.

Elisa e la mamma hanno raggiunto la Polonia, presto in Sicilia

La donna vive con la figlia piccola da anni a Palermo. Si era recata in Ucraina per andare a prendere la primogenita per portarla con sé in Italia. Ha affrontato il viaggio con la figlia sulla carrozzina, che non lascia mai. Avevano prenotato un aereo per Roma, con partenza giovedì 3 marzo, ma la guerra le ha bloccate in Ucraina.

Il viaggio è stato lungo e complesso ma, grazie all’aiuto di volontari persone di buona volontà, hanno raggiunto un posto sicuro, per tornare in Sicilia. «Siamo in Polonia – conferma la mamma di Elisa e Littia – mi hanno aiutato volontari, dottori e poliziotti dell’Ucraina. Una signora polacca è riuscita a farmi passare. Elisa è raffreddata. C’è un aereo che vola da Cracovia a Palermo. Dobbiamo comprare il biglietto», ha detto ieri.

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, aveva risposto all’appello lanciato da Elena Pastux: «Ho avuto contatti con la signora. Farò il possibile per aiutare Elena Pastux e sua figlia Elisa a rientrare il prima possibile a Palermo. Così come gli altri palermitani che si trovano in Ucraina».

Pastux è riuscita a fuggire da Kiev, assediata dalle bombe russe, ma non sapeva come fare per raggiungere l’Italia insieme alla primogenita 23enne e alla bimba disabile di 8 anni con cui sta viaggiando, che ha anche una grave malattia all’intestino. «Sono già in contatto con la Farnesina – aveva spiegato Leoluca Orlando – e con le ambasciate competenti. Inoltre è mia intenzione coinvolgere anche l’Anci, per cercare di istituire corridoi umanitari». Finalmente, per tutti i protagonisti, è arrivato il lieto fine.

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