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Il re degli spazzolini investe ancora in Sicilia: “Il Sud-est dell’Isola è la zona più bella d’Europa”

L’imprenditore svizzero Ueli Breitschmid, fondatore e CEO del colosso Curaden, continua a investire in Sicilia. La sua famiglia è già proprietaria di un’azienda vitivinicola ad Avola e, adesso, ha programmato, un ulteriore sviluppo della sua attività.

La famiglia Breitschmid punta sulla Sicilia

Il progetto avviato dall’imprenditore si chiama Amapianeta Sos, nel Siracusano, tra Noto e Avola. In questa zona, già dalla Pasqua dell’anno scorso, ha avviato un’operazione da 20 milioni di euro. Il primo obiettivo è alla fine del 2022. Ha acquistato circa 130 ettari di terreno ed edifici, per un valore di circa 12 milioni.

Tra le proprietà acquistate, ci sono anche una spiaggia, con terreno retrostante, e l’ex Caserma dei Carabinieri di Noto. I piani della famiglia svizzera, però, guardano ampiamente oltre: prevedono, si legge su Il Sole 24 Ore, un investimento di 50 milioni di euro entro il 2025 e puntano a raggiungere almeno 500 ettari di terreno.

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Le attività dell’imprenditore svizzero

Lo svizzero Ueli Breitschmid è fondatore e Ceo del colosso Curaden, specializzato nei prodotti per l’igiene orale. La famiglia Breitschmid possiede già in Sicilia le Cantine Palmeri ad Avola, un’ azienda vitivinicola rilanciata anche grazie al lavoro certosino sui vini fatto dall’enologo Antonio Campisi.

Già vent’anni fa l’imprenditore si è innamorato di questa zona della Trinacria: «Il Sud-est della Sicilia è la zona più bella della Sicilia in termini di paesaggio e di clima. Se non d’Europa», dice Ueli Breitschmid.

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«Terreni fertili, abbastanza acqua freatica, 3000 ore di sole all’anno per coltivare qualsiasi cosa: arance, limoni, mandarini, pompelmi, mango, avocado, canna da zucchero, verdure precoci, patate, pomodori, cetrioli, meloni, vino, mandorle, olive».

Breitschmid: «Cerchiamo persone che vogliano investire in Sicilia»

Quindi aggiunge: «Il biologico per natura è più possibile qui che altrove. Il grano duro Russello raggiunge il 15% di proteine in coltivazione biologica – un record – ma con una resa bassa di massimo 2500 chilogrammi per ettaro».

La sua analisi non si ferma al settore agroalimentare: «Le attraenti spiagge sabbiose in baie pittoresche, le riserve naturali tra Avola e Portopalo, il dolce paesaggio collinare come propaggine dei Monti Iblei, che si estende da Avola a Pachino, hanno deliziato per decenni chi cerca pace e natura dal Nord».

Proprio partendo da queste considerazioni, Breitschmid vuole coinvolgere nel progetto gli investitori internazionali: «Puntiamo su persone vicine a noi che vogliono investire il loro denaro in modo sicuro e sostenibile in proprietà e attività».

«Investitori che sono personalmente interessati a come e dove viene investito il loro denaro e che non vedono l’ora di comprare/ricevere regolarmente cibo prodotto naturalmente “di produzione propria”. O persone che vogliono investire nel sud-est della Sicilia. Sia nel settore turistico che in quello immobiliare», conclude.

Redazione