Umberto Balsamo, chi è il cantante siciliano celebre per la canzone “Balla” con il verso “Sciolgo le trecce ai cavalli“. Biografia, carriera e le curiosità. Dove è nato, quanti anni ha, quali sono le canzoni più celebri.
Il suo vero nome è Umberto Rosario Balsamo, ma tutti lo conoscono semplicemente come Umberto. È un compositore e cantautore. Nasce a Catania, il 10 marzo del 1942, quindi nel 2022 ha compiuto 80 anni. È l’ultimogenito di una famiglia numerosa. In lui la passione per la musica si sviluppa fin da giovanissimo.
Dopo essersi comprato la sua prima chitarra, Umberto Balsamo a 16 anni inizia a prendere lezioni di musica da Vito Falcone. Si stabilisce a Milano nel 1963 e qui muove i primi passi nel mondo della musica. Collabora per un paio di anni con il noto paroliere Luciano Beretta.
Proprio dalla collaborazione tra Balsamo e Beretta nascono brani come “La prima lettera d’amore”, scritto nel 1966 per Orietta Berti, e “Vita”, incisa nel 1967 da Iva Zanicchi, come retro del 45 giri di “Non pensare a me”.
È il 1968 quanto Umberto tenta la carriera da cantante. Incide per la Ri-Fi, con lo pseudonimo di Bob Nero, un 45 giri che contiene i brani “Il mio cuore riposa” e “Tutte”. Nello stesso anno Gianni Sanjust, direttore artistico presso Ricordi, seleziona la canzone “Primo amore” per la manifestazione “Un disco per l’estate”.
L’anno seguente è Milva a interpretare “Primo amore” e così Umberto Balsamo ottiene il suo primo contratto come compositore, proprio con Ricordi.
Appena un anno dopo, cioè nel 1969, Balsamo compone la musica di “Occhi neri”, canzone presentata da Mal a “Canzonissima“, con il testo di Alberto Testa. Diventa una delle maggiori hit dell’artista. Nel 1971, con “Amare di meno” firma il rilancio discografico di Peppino di Capri (la canzone è sigla di “Rischiatutto“). L’anno seguente è la volta di “Domani si incomincia un’altra volta”, scritta da Umberto Balsamo per Domenico Modugno.
Scaduto il contratto con la Ricordi, in quello stesso anno Balsamo firma con la Las Vegas, non solo come autore, ma anche come cantante. Partecipa a “Un disco per l’estate” e la sua “Se fossi diversa” piace a pubblico e critica.
Nel 1973 prende parte al Festival di Sanremo con ben 3 canzoni: “Amore mio” (che interpreta anche), “Dolce Frutto”, eseguita dai Ricchi e Poveri e “Tu, nella mia vita”, cantata da Wess e Dori Ghezzi. Umberto Balsamo passa dunque alla Polydor e presenta al Disco per l’estate del 1974 “Bugiardi noi”.
Sempre nel 1974, vince il Telegatto come rivelazione dell’anno, quindi l’anno dopo scrive e incide “Natali”. Il brano, in gara a “Un disco per l’estate” affronta una tematica ritenuta un po’ spinosa ai tempi: il triangolo amoroso.
Propone due anni dopo a Mina la canzone “L’angelo azzurro”, scritta insieme a Cristiano Malgioglio. Mina lo rifiuta, ma viene interpretato dallo stesso Balsamo, che lo include nel disco “Malgrado tutto… l’angelo azzurro” nel 1977. Vince così la manifestazione musicale “Discomare”. Pubblica nel 1978 il quarto album, cioè “Crepuscolo d’amore”.
Arriviamo così al 1979, l’anno di quella che è indubbiamente la hit più nota di Umberto Balsamo. “Balla“, a dispetto dei dubbi della Phonogram, con il suo ritmo da tarantella conquista il pubblico e vende più di un milione di copie. Il verso “Sciolgo le trecce ai cavalli” diventa un must della canzone italiana.
Negli anni Ottanta Balsamo pubblica “Pianeti” e “Mai più”. Decide, dopo, di prendersi una pausa di una decade, durante i quali vive nel paesino di Usmate Velate, in Brianza. Interrompe il momento di inattività scrivendo qualche canzone, tra cui “Nun chiagnere“, “Nascerà Gesù” e “Italia”.
Queste tre canzoni vengono presentate al Festival di Sanremo del 1988, rispettivamente da Peppino di Capri, i Ricchi e Poveri e Mino Reitano. Scrive anche il grande successo “Futuro” per Orietta Berti, che lo presenta al 1986.
Sempre insieme a Cristiano Malgioglio scrive “Chi mi darà“, portata da Iva Zanicchi al Festival del 1984. Il brano “Italia”, presentato da Mino Reitano a Sanremo nel 1988, doveva essere eseguito da Pavarotti. Diventa negli anni Ottanta produttore e autore per Orietta Berti, che incide 3 dischi: nel 1984 “Le mie nuove canzoni”, nel 1986 “Futuro”, nel 1989 “Io come donna”.
Negli anni Ottanta Umberto Balsamo firma “Respirando la notte luna” e propone anche una nuova versione di “Balla”. Dopo quasi un altro decennio di silenzio, nel 2003, pubblica “Vorrei aprire il cielo sabato sera a spina di rosa”. Poco dopo lo stesso artista decide di ritirare questo lavoro. Negli anni più recenti si è dedicato completamente all’attività di autore.
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