L’artista palermitano Igor Scalisi Palminteri ha firmato il nuovo murale di Capaci (PA) che raffigura San Giuseppe. Un’opera dal profondo significato, che nasce dal progetto “Un Santo per Capaci” e ha visto protagonisti associazioni e istituzioni del territorio.
La festa di San Giuseppe è da sempre molto sentita in Sicilia. Adesso a Capaci, in provincia di Palermo, c’è un grande Santo che veglia sul territorio con il suo sguardo benevolo. A realizzarlo, Igor Scalisi Palminteri.
Fondamentale, per la riuscita del progetto del murale di San Giuseppe, l’impegno dell’associazione L’Orma, che racconta tutte le fasi che hanno portato alla creazione del grande dipinto. «”Coloriamolo Insieme” è stato il nostro motto di questi giorni e, visto il risultato, non possiamo che essere felici per questo grande lavoro di squadra. “Un Santo per Capaci” è un progetto che nasce e si sviluppa sulla base di continui confronti e incontri: tra noi e Igor, tra le associazioni e con le istituzioni».
«Dopo quasi un anno, negli ultimi giorni abbiamo visto nascere sotto i nostri occhi un’opera d’arte a cui già ci sentiamo molto legati.
Vogliamo esprimere un sentito ringraziamento a tutte le persone che ci hanno accompagnato in questo percorso, appassionandosi e condividendo con noi i loro pensieri e le loro esperienze», scrivono sui social dall’associazione. «È stato bello costruire insieme un angolo di bellezza».
A queste parole si aggiungono quelle di Igor Scalisi Palminteri: «A Capaci da “sempre” in questo giorno speciale (il giorno della Festa di San Giuseppe, ndr) si prepara una minestra deliziosa fatta con ortaggi, legumi, erbe spontanee e tuberi. Una pietanza molto buona, come quella che le nonne preparano per dimostrare tutto il loro amore».
«Questo piatto di minestrone e amore viene offerto a chiunque si presenti per averne. Il mio San Giuseppe è seduto a un capo del tavolo e aspetta che ti sieda alla stessa tavola per “fare” comunità!», conclude l’artista, raccontando il “suo” Santo.
Anche il sindaco di Capaci, Pietro Puccio, ha condiviso le foto del murale: «La festa di San Giuseppe, festa anche del papà, ci ha consentito di riprendere, dopo una sofferta pausa, una delle feste religiose fra le più sentite della nostra comunità, che ha risposto alla grande».
«Abbiamo rivisto finalmente i volti – ha scritto -, i sorrisi, gli occhi delle persone, per troppo tempo prigionieri della paura e nascosti dalle mascherine, aprirsi finalmente ad un rito liberatorio e ad una festa popolare fra le più coinvolgenti, in cui si mescolano fede, musica, folclore, arte, tradizione, gioia di vivere». Quindi ha concluso: «È questa la Capaci che vogliamo, è questa la Capaci che amiamo».