Nelle ultime settimane il caso delle uova contaminate dal fipronil è stato ampiamente trattato dalla stampa, ma quali sono i rischi per la salute quando si consumano? Il pericolo è legato alla quantità di sostanza ingerita: "Se una persona adulta ne ingerisce una dose minima, i rischi sono circoscritti e limitati. Solo se la percentuale è più consistente e viene assunta in modo costante nel tempo, il rischio comincia a essere reale", ha spiegato ad AdnKronos Luciano Atzori, biologo esperto in sicurezza degli alimenti dello studio Abr.
"Ma il rischio è soggettivo – ha aggiunto l'esperto – I bambini o anche gli anziani sono più vulnerabili degli adulti agli effetti tossicologici. Per loro anche un'assunzione limitata nel tempo e nella quantità può causare rischi". I pericoli per la salute dell'uomo "sono piuttosto modesti", ha sottolineato nei giorni scorsi il direttore generale della sicurezza alimentare del ministero della Salute, Giuseppe Ruocco, anche perché "in base al livello di contaminazione reperito nei Paesi dove sono state trovate queste uova, e considerando la quantità dei consumi abituali degli italiani, anche l'eventuale ingestione non avrebbe effetti gravi".
Il fipronil, teoricamente, assunto in forti dosi può avere effetti tossici "con problemi neurologici, vertigini, irritabilità e, in casi estremi, convulsioni", elenca Ruocco. Assumendo per un lungo periodo la sostanza tossica, si rischiano danni ai reni e alla tiroide.