La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen è stata presente, lo scorso 23 febbraio, all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Palermo con parole di elogio e speranza per tutta la Sicilia. Scopriamo di seguito cosa ha detto.
“La Sicilia è sempre stata il crocevia del Mediterraneo. Un luogo in cui culture diverse si incontrano e si mescolano. È la terra di grandiosi templi greci e scintillanti mosaici bizantini. È una terra plasmata dai Normanni e dagli Arabi. Ma so che talvolta, nella vostra vita quotidiana, vi sentite lontani dal cuore dell’Europa. Oggi sono qui per dirvi che la Sicilia è al centro dell’Europa. La Sicilia è al centro del progetto europeo. Più che mai”, Ursula von der Leyen ha iniziato con queste parole il suo intervento all’Università di Palermo.
“Per citare Goethe, ‘è in Sicilia che si trova la chiave di tutto’. Queste parole sono vere ancor oggi. Perché questa bella isola è assolutamente cruciale per affrontare alcune delle tematiche più importanti del nostro tempo. Prima di tutto la transizione verso l’energia pulita. In secondo luogo, la migrazione. In terzo luogo, la creazione di un’economia al servizio della prossima generazione europea”, ha continuato la presidente della Commissione Ue.
E, ancora, ha aggiunto: “La Sicilia è un luogo in cui culture diverse si incontrano e si mescolano. È la terra di grandiosi templi greci e scintillanti mosaici bizantini. È una terra plasmata dai Normanni e dagli Arabi. È la patria di menti brillanti, da Luigi Pirandello a Luca Parmitano. Questo patrimonio unico di cui è ricca la Sicilia ha reso Palermo una capitale europea – della cultura, dell’arte e della scienza. Oggi finalmente capisco le parole del mio compatriota Goethe, che ha scritto: “Chi ha visto una volta il cielo di Palermo non potrà mai più dimenticarlo”.
Non potevano mancare i riferimenti alle tematiche relative alle emergenze continentali. La presidente della è, infatti, scesa nel dettaglio parlando di immigrazione e di energia.
Sui migranti, Ursula von der Leyen ha affermato la necessità di “combattere passatori e trafficanti, dialogare con i Paesi partner, collaborare al rimpatrio di chi non ha diritto di restare. E dobbiamo cooperare a livello europeo. L’Europa deve estendere la propria solidarietà a tutti gli Stati membri e alle comunità locali. È proprio in questo spirito ognuno di noi deve fare la propria parte e dobbiamo sostenerci a vicenda. Ora che abbiamo un piano, lo dobbiamo attuare insieme. Una soluzione europea è possibile” ha aggiunto a proposito del nuovo patto sulla migrazione e l’asilo.
In merito alla questione energetica ha, poi, dichiarato: “la Sicilia può diventare una potenza dell’energia pulita per l’Europa. non solo quest’isola ha sole e vento in abbondanza: ha anche una solida base industriale nel settore delle tecnologie pulite. La Sicilia è cruciale per la transizione energetica anche per un altro motivo. A poche miglia dalle vostre coste c’è quello che potrebbe diventare un altro gigante dell’energia pulita: l’Africa. È arrivato il momento di un nuovo pivot strategico dell’Europa verso il Mediterraneo. All’inizio di questo mese, proprio qui in Sicilia è iniziata la costruzione della più grande gigafactory solare europea, che produrrà una nuova generazione di pannelli solari. Il nostro piano europeo per la ripresa, NextGenerationEU, contribuisce a finanziarla. Perché sappiamo che l’energia pulita è il futuro. E questo futuro si realizza qui, in Sicilia” ha spiegato Von der Leyen.
E ancora: “L’Europa deve guardare alla sponda meridionale del Mediterraneo e la Sicilia rappresenta un ponte naturale. Dall’inizio della guerra l’Italia ha compiuto sforzi ammirevoli insieme ai partner africani per diversificare le proprie fonti di approvvigionamento energetico. Anche l’Unione sta instaurando nuovi collegamenti con l’Africa attraverso il piano d’investimenti della strategia Global Gateway, finanziando ad esempio un nuovo elettrodotto sottomarino fra Sicilia e Tunisia” ha concluso.