Trascorrere le vacanze estive in Sicilia conviene. Sull’isola, infatti, si può risparmiare circa il 25% dei costi degli affitti rispetto alla media nazionale lungo il periodo di bassa stagione. A dirlo, uno studio realizzato da Holidu, che ha analizzato i prezzi delle casa vacanza di oltre 300 destinazioni in tutto il mondo.
Per quanto riguarda le località turistiche in Italia, la Sicilia è la 12esima regione nella scala di valore dei costi degli affitti stagionali. La spesa media è di 131 euro per l’alta stagione, 98 per quella bassa. Tra agosto e settembre la spesa è ridotta del 25%. La Sardegna, considerata diretta concorrente della Sicilia, è più costosa. Qui la media di 165 euro in alta stagione.
Andando nel dettaglio, le località siciliane più costose sono quelle che si trovano nella parte settentrionale dell’isola. La provincia di Trapani ha una media di 138 euro, seguita dalla provincia di Messina con 135 euro e quella di Palermo con una spesa media di 119€ in alta stagione.
Nel sud dell’isola si distinguono invece le due province di Siracusa, con 120 euro, e Ragusa, con 119 euro di media nella settimana di agosto. Le più economiche sono invece Enna e Caltanissetta, rispettivamente 71€ e 77€ in alta stagione. Il fatto che siano le più economiche potrebbe derivare dal difficile o assente sbocco sul mare.
Lo studio ha anche rivelato che la Sicilia offre sistemazioni più vantaggiose, con prezzi concorrenziali. Le destinazioni più costose sono Taormina, con 191 euro, e San Vito Lo Capo, con 158 euro, sempre nella fascia estiva di maggior interesse. Sciacca mantiene prezzi concorrenziali in media tutto l’anno, con 83 euro in alta stagione e 77 euro in bassa stagione.
Diverso, naturalmente, il panorama della vacanze estive in Sicilia nelle isole minori. Le Isole Eolie sono una delle mete siciliane più costose, prima tra tutte Panarea. Levanzo è la più conveniente, con prezzi medi di 72 euro.
Foto di Natalia Naty Panatti
