Quello del bimbo di appena 14 mesi in ospedale a causa della meningite è solo l'ultimo caso dell'ormai cosiddetta "isteria da vaccini". Semplicemente, il piccolo non era stato vaccinato e adesso si trova sul letto di un nosocomio. Per questo diventa fondamentale il lavoro di Roberto Burioni, 53 anni, immunologo all'ospedale "San Raffaele" di Milano e ordinario di Virologia all'università Vita Salute. Di recente ha pubblicato per Mondadori, "Il vaccino non è un'opinione", e su Facebook "risponde" alle paure di tanti, troppi genitori. La sua pagina è seguitissima. Il sito "Today.it" lo ha intervistato.
Il vaccino non è un'opinione è il titolo del suo libro. Allora cos'è?
Il vaccino è un mezzo di prevenzione sicuro ed efficace che ha liberato e libera il mondo da terribili malattie. Questo ci dice la scienza, questo ci dicono i fatti, per cui il vaccino non è un’opinione.
Cosa significa fare divulgazione scientifica su Facebook? Perché questa sua idea?
L’idea di fare divulgazione su Facebook è nata un anno fa quando, stanco di sentire genitori affermare 'voglio sentire le due campane', ho deciso di scrivere un post per affermare che sui vaccini non ci sono due campane da ascoltare, ma bisogna solo prendere atto della loro efficacia e della loro sicurezza e vaccinare i propri figli.
È difficile curare le paure dei genitori sui vaccini?
Sì, perché purtroppo esistono dei medici che raccontano loro pericolose bugie. Questi signori in un Paese più serio sarebbero già stati radiati, purtroppo da noi sono liberi di continuare a diffondere le loro menzogne e a prosperare sulla paura dei genitori. Tuttavia con il mio libro spero di prenderli per mano e, con parole semplici e comprensibili a tutti, riuscire a dissolvere tutte le loro paure facendogli capire come stanno davvero le cose.
Quali sono le loro paure maggiori?
Incredibilmente la paura maggiore è quella dell’autismo, che la scienza ha affermato con certezza non avere alcuna correlazione con le vaccinazioni. Molti poi temono di vaccinare i bimbi troppo presto, mentre è indispensabile vaccinarli tempestivamente per proteggerli quanto prima da malattie che sono temibili soprattutto nei primi due anni di vita.
Cosa risponde ai genitori anti-vaccini che invocano la libertà di scelta per i loro figli?
Che con il loro comportamento non mettono a rischio solo i loro figli, ma tutta la società. Quando a causa del loro rifiuto di vaccinare i virus circolano sono a rischio anche i bambini che non si sono ancora vaccinati e tutti quelli che, per esempio a causa di un tumore, si devono sottoporre a una terapia che indebolisce il sistema immune. Quindi chi non vaccina non può invocare la libertà di scelta, perché non vaccinando mette a rischio anche gli altri, così come chi guida ubriaco.
Una storia particolare che recentemente le è capitato di affrontare.
Quella di una mamma che, ascoltando consigli sbagliati, non ha vaccinato la figlia contro la meningite e purtroppo l’ha persa tragicamente per questa malattia. Purtroppo non vaccinando si mette concretamente a rischio la salute dei bambini ed è possibile dovere piangere tardivamente lacrime amare.