Era morta da almeno due ore la bambina gettata dalla madre, Valentina Pilato, nel cassonetto dell'immondizia subito dopo il parto, a Palermo, il 23 novembre 2014. L'ha sostenuto Marcello Vitaliti, il medico dell'ospedale Civico che ha visitato la piccola, deceduta prima del suo arrivo al nosocomio.
Vitaliti è stato citato dal pm che accusa la donna di omicidio premeditato. Secondo la Procura, la Pilato, che diede alla luce la bambina all'insaputa della famiglia e del marito, uccise volontariamente. L'imputata, che è rinchiusa in carcere da quasi un anno, si difende assicurando di essersi convinta che la piccola era nata morta e di averla buttata nel cassonetto soltanto in quanto era stata presa dal panico.
Il testimone, da par suo, ha anche sostenuto che la neonata, per le condizioni particolari del parto – la madre avrebbe fatto tutto da sola – era in condizioni di tale sofferenza da potere essere ritenuta morta dalla madre. Al processo, che si svolge davanti alla Corte d'Assise, non si sono costituiti parte civile né il marito, né i familiari della Pilato.