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Nel cuore della Sicilia, dove la storia si fonde con il mito, un evento senza precedenti sta per avere luogo nella Valle dei Templi di Agrigento. Domani, giovedì 29 febbraio, alle ore 11:00, sarà svelata al mondo una meraviglia dell’antichità: il Telamone, un’imponente statua di quasi otto metri, simbolo della potenza e della grandezza del Tempio di Zeus Olimpio. Questo evento segna un momento storico nella musealizzazione e nella valorizzazione del patrimonio archeologico siciliano, grazie al lavoro di un team di esperti e alla collaborazione con l’Istituto Archeologico Germanico di Roma.

Il gigante di pietra, che ora troneggia maestoso tra le rovine, è il risultato di un accurato processo di ricostruzione, che ha unito i resti di alcune grandi statue precedentemente situati tra le colonne del celebre tempio. Questi “Atlanti”, così come venivano chiamati, servivano da guardiani del tempio, simboleggiando la forza e la protezione divina. Il loro nome deriva dalla figura mitologica di Atlante, condannato da Zeus a sostenere il cielo per l’eternità.

La ricostruzione del Telamone non è stata un semplice atto di anastilosi, ma un complesso processo di combinazione di blocchi originali e frammenti, alcuni dei quali scoperti già nel lontano 1920. Questi pezzi storici sono stati preservati e studiati fino al loro assemblaggio finale, avvenuto sotto la supervisione di Carmelo Bennardo, curatore del progetto, e Alessandro Carlino, esperto scientifico, grazie ai rilievi di Heinz-Jurgen Beste dell’Istituto Archeologico di Roma nel 2008.

L’evento di domani vedrà la partecipazione di illustri personalità, tra cui il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato, e altre figure chiave che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto. Il Telamone sarà esposto su una struttura in acciaio che supera i dieci metri, diventando il fulcro di un più ampio intervento di musealizzazione che punta a valorizzare l’intera area archeologica.

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