Valtur, il quarto gruppo alberghiero in Italia sta per chiudere i suoi famosi villaggi vacanze.
Rinomato in tutti il mondo per le sue bellissime ed esclusive mete, ieri ( 28 marzo), ha dato il via alla procedura di licenziamento collettivo per i 108 lavoratori a tempo indeterminato e i 123 a tempo determinato.
La società potrebbe finire all'asta venduta in tante piccole parti, una cosa che preoccupa parecchio i sindacati.
L’unica nota positiva è che alcuni imprenditori e gruppi, sia italiani che stranieri, si sarebbero informati per rilevare il noto marchio e la gestione dei villaggi nel complesso.
Il ministro Carlo Calenda ha fatto sapere che incontrerà al più presto la proprietà "per favorire una soluzione di continuità per tutto il complesso aziendale".
Anche il Ministero dello Sviluppo Economico è stato deciso nel vendere il marchio in toto e non nelle sue singole parti: "No a soluzioni di liquidazione per parti separate delle attività che attualmente operano a marchio Valtur", ha detto il Mise, chiedendo all'azienda di "impegnarsi direttamente nella ricerca di un investitore interessato a mantenere unito il perimetro aziendale e occupazionale e che offra inoltre concrete prospettive di continuità nel lungo periodo a una delle maggiori realtà italiane del settore del turismo e ai suoi lavoratori".
