La Sicilia – e in particolare Palermo – continuano a essere elogiate sulla stampa nazionale e internazionale. Vi abbiamo da poco parlato dell’articolo dedicato dal britannico The Guardian alla parte meridionale della regione e, adesso, è il turno di Vanity Fair. La rivista ha fatto tappa nel capoluogo siciliano, per approfondire la conoscenza con alcuni capolavori dell’arte. Non tutti lo sanno, ma proprio a Palermo si possono ammirare alcune delle opere più importanti dell’arte italiana del Quattrocento. Per vederli, bisogna andare a Palazzo Abatellis, preziosa galleria che si trova nel cuore dello storico quartiere della Kalsa.
La giornalista di Vanity Fair esordisce spiegando che “Palermo è la città dei contrasti, delle chiese barocche e dei mosaici bizantini, dei palazzi nobiliari e dei mercati chiassosi, la città del mare ma dove il mare non si vede mai”. Proprio qui vengono custodite opere che, allo stesso tempo, possono ammaliare con la loro bellezza e atterrire per i dettagli apocalittici. Nello specifico, sono tre i capolavori che attirano l’attenzione di Vanity Fair: l’Annunciata di Antonello da Messina, un busto di Eleonora d’Aragona e Il Trionfo della Morte. Ognuna di queste opere, per motivi diversi, ha suscitato grandi interrogativi, che tutt’ora rimangono senza una risposta. Nonostante il mistero, una cosa è certa: una visita a Palazzo Abatellis, quando si è a Palermo, è praticamente obbligatoria.