Una giornata a Salemi per la vendemmia della legalità.
- Una turista in vacanza in Sicilia ha scelto di trascorrere la domenica a vendemmiare.
- Ha preso parte alla vendemmia della legalità in un vigneto confiscato alla mafia.
- Islem ha origini tunisine, ma studia Ingegneria in Germania.
Una turista in vacanza in Sicilia ha scelto di trascorrere una domenica decisamente diversa, partecipando alla vendemmia della legalità. L’evento è stato organizzato da Caritas Diocesana e Fondazione San Vito Onlus in un vigneto confiscato alla mafia, a Salemi. La giovane Islem Heraghi, 26enne di origine tunisine che studia Ingegneria in Germania, ha scelto di essere parte di questa iniziativa di partecipazione sociale. A parlarle della Fondazione San Vito Onlus è stata la mamma, Radhia Ayari, del Club de lecture d’El Kef, già ospite tre volte a Mazara del Vallo.
Da Berlino a Salemi: turista partecipa alla vendemmia della legalità
«Con tre amici – ha detto Islem all’Ansa – sono in vacanza a Cefalù e ho scelto di partecipare a questa bellissima iniziativa di partecipazione sociale». «È stata mia madre a suggerirmi di partecipare a questa esperienza – ha aggiunto – e così conoscere da vicino le attività che vengono svolte in Fondazione». Alla vendemmia hanno partecipato trenta volontari, provenienti da tutto il territorio della Diocesi di Mazara del Vallo. L’evento ha avuto luogo in un terreno di 2,5 ettari coltivato a Grillo. Apparteneva a Calogero Musso, poi è stato confiscato e affidato dal Comune di Salemi alla Fondazione San Vito Onlus. La fondazione ha provveduto a trasformare il vecchio magazzino in un turismo rurale con un parco giochi.
«Ogni anno per la vendemmia diamo la possibilità a chiunque abbia buona volontà di partecipare, di poter ‘vivere‘ questo bene tolto alla criminalità e tornato alla fruizione di tutti. Un’esperienza ‘simbolo’ per tutti», ha detto il Presidente della Fondazione, Vito Puccio. Tradizionalmente, la vendemmia è un momento molto importante in Sicilia. Richiama alla memoria antiche tradizioni e si compone di “rituali” mai mutati nel corso del tempo. Il fatto che, a Salemi, abbia coinciso con un momento di solidarietà, ne ha sicuramente accresciuto la profondità.