Ci sarà lo street food siciliano del palermitano Nino U’ Ballerino al vernissage di Pro Biennale 2019. Il noto focaccere di corso Camillo Finocchiaro Aprile, al secolo Antonino Buffa, si occuperà del buffet in occasione dell’inaugurazione della mostra, che prenderà il via il 5 maggio, allo Spoleto Pavilion (alle 13 in calle dei Cerchieri, 1270).
All’evento, presentato dal prof. Vittorio Sgarbi e organizzato dal presidente di Spoleto Arte Salvo Nugnes, l’Oscar nazionale dello street food porterà il suo contributo in termini di specialità culinarie.
L’apporto del meusaro siciliano è veramente artistico in quanto offre, al momento della “conzatura”, un vero e proprio spettacolo. La preparazione di una delle sue specialità va obbligatoriamente eseguita davanti al cliente e avviene mediante dei movimenti (annacature) effettuati a suon di musica. Da qui il soprannome di Ballerino.
Lo streetchef è un vero e proprio maestro nella sua arte. Impiega soltanto 10 secondi a eseguire la conzatura, traguardo record di un mestiere che si tramanda nella sua famiglia da quattro generazioni, a partire dal 1802. Focacce con milza, panelle e crocché e molto altro verranno quindi serviti al pubblico di Pro Biennale, che ha imparato da diverse fortunate edizioni ad apprezzarne gusto e tradizione.
Nino U’ Ballerino alla conquista di Venezia
Il parterre, tra l’altro, molto ricco per via dei numerosi ospiti illustri che prenderanno parte all’opening. A partire dall’artista José Dalí, figlio di Salvador Dalì, ha risposto all’appello anche il direttore d’orchestra Silvia Casarin Rizzolo, che collabora anche con il Teatro La Fenice.
Contribuiranno all’ottima riuscita dell’apertura anche la giornalista della RAI Antonietta Di Vizia, la communication manager Daniela Testori, il fotografo di fama internazionale Roberto Villa, mons. Mapelli, arcivescovo della Chiesa Ortodossa, Valerio Favero, vicepresidente del Museo Canova e Patrick di Striscia La Notizia.
Molto soddisfatto di questa conferma Nino U’ Ballerino, che commenta: «Sono felicissimo di tornare a lavorare in una città magnifica come Venezia e ancora più lieto di prestare la mia opera professionale per due big della cultura quali Sgarbi e Nugnes».