Non solo Magna Via Francigena, in Sicilia c’è anche la Via dei Frati. Si tratta di una proposta di cammino che prende ispirazione dai frati mendicanti, chiamati comunemente “Monaci di Cerca“. Questi, nel loro mistero, assolvevano al compito di raccogliere la questua in campagne e paesi dell’entroterra.
Si spostavano a piedi o a dorso di mulo. fino agli anni Ottanta del secolo scorso si potevano ancora incontrare dei monaci, ma adesso rimane viva la loro memoria. Si trasferivano dai conventi d’origine nel periodo estivo e rimanevano nei paesi per tutta la stagione del raccolto, fino ad autunno inoltrato.
Il Monaco di Cerca lavorava nei campi, chiedendo in cambio un po’ di grano, olive, olio e formaggio. Restituiva l’elemosina ricevuta con una preghiera, un’immaginetta sacra o una coroncina del Rosario.
Oggi, per camminare sulle orme di quei monaci, c’è la Via dei Frati. È un mnodo per camminare su sentieri in mezzo al meraviglioso paesaggio siciliano: un percorso di fede, ma non solo. Questa attività si propone come una possibilità di riscoperta della ruralità siciliana più autentica e del profondo senso religioso del popolo siciliano.
La Via dei Frati tappe
Il percorso della Via dei Frati si snoda lungo 166 chilometri da Caltanissetta a Cefalù. Il tracciato utilizza regie trazzere di Sicilia, sentieri e stradine di campagna e montagna. Dall’asfalto al selciato, da stradine a piccoli valichi di pietra. Lungo il percorso ci sono frecce gialle dipinte , con la dicitura Via dei Frati.
Consultando il sito web è possibile richiedere le tracce Gps e trovare tutte le informazioni. Sempre online è possibile chiedere la Credenziale del Pellegrino ed a fine percorso aver inviato il Testimonium, l’attestato di fine cammino.