L’evento, partito ieri venerdì 24 ottobre, si protrarrà per più di un mese nei territori di importanza storica ed enogastronomica della Valle. Sono infatti 5 quest’anno, le sezioni attivate da Gal Elimos per i turisti e i curiosi, che fino a domenica 23 novembre avranno a disposizione un pezzo di Sicilia da visitare, gustare e conoscere.
Molti dunque gli eventi e le attività, sia per bambini che per adulti, con i noti Laboratori, ma soprattutto eventi turistici ed itinerari Sport-Natura o di Sviluppo Rurale: cinque settimane in cui potersi sbizzarrire, alla scoperta di una terra ricca di storia e conoscenza. Allora perché non partire da sabato 25 ottobre con il “Viaggio della Memoria”, una passeggiata tra natura e musei, alla scoperta dei frantoi e delle cantine dell’area, o con il Treno Storico dell’Olio Novello del Belice, che domenica 26 accompagnerà la cittadinanza tra Salemi e Ghibellina, alla scoperta dei frantoi, musei e castelli; il treno partirà da Palermo e sarà a disposizione di chiunque voglia conoscere il viaggio dell’olio del Belice.
Il tour turistico-culturale raddoppia quest’anno con l’attivazione del Treno Storico degli Elimi, che con partenza Palermo porterà i curiosi e gli appassionati verso le tracce del popolo che insieme ai Siculi e ai Sicani ha dato vita alla Sicilia Antica; un evento pensato per domenica 23 novembre, per festeggiare la riapertura della linea ferroviaria Palermo-Trapani via Milo, che porterà i convenuti fino all’antica città di Segesta, importante avamposto elimo.
Tutt’intorno e contemporaneamente verranno organizzate sagre, mostre, degustazioni, fiere e spettacoli di tipo popolare e folcloristico, per allietare e intrattenere la cittadinanza tra una visita e l’altra, e per convincerla a restare. Sui banchetti, prodotti rigorosamente a chilometro 0 in tutti i comuni del Belice: l’occasione giusta per scoprire e conoscere non solo le bellezze e la storia del luogo, ma anche i prodotti eno-gastronomici della sua pregevole attività agricola e culinaria.
Di certo non mancherà l’olio, ma neanche il caciocavallo, la pasta fresca di Corleone e i prodotti insaccati delle carni bovine dei Monti Sicani; non mancherà il pecorino, il melone d’inverno di Roccamena, i cannoli di Piana degli Albanesi, il tutto innaffiato dai vini D.O.C. della regione percorsa dal fiume.
Autore | Enrica Bartalotta