Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

01La villa Palagonia è una villa settecentesca di Bagheria (PA), in Sicilia.

Venne costruita a partire dal 1715 per conto di Francesco Ferdinando Gravina, principe di Palagonia, ad opera dell'architetto Tommaso Maria Napoli, con l'aiuto di Agatino Daidone. Altri lavori, su incarico dei successori del principe, riguardarono nel 1737 le strutture basse che circondano la villa e nel 1749 le decorazioni interne ed esterne.
Nel 1885 la villa venne acquistata da privati, che ne sono tuttora in possesso, ed è parzialmente aperta al pubblico.

Il corpo di fabbrica centrale della villa, del tipo tradizionale a blocco chiuso, senza cortili interni, ha una pianta articolata in due elementi quadrati congiunti da una parte centrale curvilinea. Il piano terra è attraversato al centro da un passo carraio, che si allarga al centro in uno spazio ovale senza luce diretta.
Il primo piano presenta quattro torrioni agli spigoli e al centro un vestibolo ovale, che ripete lo spazio del piano inferiore. Da questo si accede al salone delle feste, riccamente affrescato e con il soffitto coperto da specchi. Oltre questo è presente una sala con la cappella privata. Dal lato opposto si trova una sala da biliardo e sui lati gli appartamenti privati, costituiti da un serie di stanze l'una dietro l'altra.
Al piano nobile si accede dal piano di campagna per mezzo di una scalinata a doppia tenaglia, con balaustre in pietra che ne accompagnano l'articolato disegno. Alla base è affiancata da due sedili in pietra, con schienali a linee spezzate di gusto barocco.
A conclusione del prospetto, al di sopra della trabeazione, vi è un attico con elementi decorativi, tanto alto da nascondere le falde del tetto, mentre gli spigoli della fabbrica hanno il piano terra bastionato.
Le basse costruzioni che circondano la villa sono riccamente decorate da statue in pietra tufacea d'Aspra, che raffigurano vari personaggi mescolati con animali fantastici e figure caricaturali, dette "i mostri".

 
Foto di Enzo Farruggia
0203040506070809010