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Villa Virginia, meraviglia Liberty tra citazioni esotiche e arredi raffinati

Villa Virginia è un gioiello liberty di Palermo. Si trova in via Dante e venne costruita nel 1908, era di meravigliosi teatri e di giardini incantati. Un periodo storico in cui veniva ricreata nelle abitazioni la delicatezza della cultura giapponese, con arredi raffinati e piccoli capolavori di mani sapienti.

Il villino del commendatore Vincenzo Caruso, amministratore generale degli immobili dei Florio, deve il nome Villa Virginia al nome della moglie. È circondato da un vasto giardino, adiacente Villa Malfitano, unica opera nota dell’architetto Filippo La Porta.

Gli esterni dell’edificio presentano una struttura a due livelli con finestre rettangolari: una solida architettura alleggerita dalle torrette addossate, destinate alle passioni dei committenti (fotografia e pittura).

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Eccezionale, anche, la sala da pranzo. A dipingere le pareti fu la pittrice giapponese Otama Kiyohara, che ricreò paesaggi dalla dolcezza esotica, armoniosi e di una bellezza delicata, tra rigogliose foglie, nubi evanescenti.

La bellezza della Villa insiste al suo interno, in ogni dettaglio decorativo. Notevole la disposizione degli spazi e la scenografica scala che conduce al piano superiore, così come i soffitti a cassettoni e la suggestione delle ricche vetrate policrome di Paolo Bevilacqua, che filtrano la luce in un caleidoscopio di vibranti luminosità.

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Dopo un prezioso intervento di recupero, nel 2020 Villa Virginia apre di nuovo al pubblico. Per informazioni, potete cliccare qui.

Foto Vincenzo Russo – Terradamare.org

Redazione