Enogastronomia

Perpetuo, la magia del vino che dura in eterno: una geniale tradizione siciliana

Non tutti lo sanno, ma alle origini del Marsala c’è un’antica tradizione siciliana: quella del vino Perpetuo. Come si evince già dal nome, si tratta di un vino pensato per “durare in eterno”. Ma come è nato questo vino e come funziona esattamente la sua vita infinita? Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere.

Vino Perpetuo, cosa è

Si tratta di un vino che viene tenuto in una singola botte idealmente in eterno: è così che si ha una perpetuazione del vino, che rimane sempre all’interno della stessa botte, che invecchia in simbiosi con il vino che contiene.

In concreto, ogni qualvolta si preleva un po’ di vino, si integra con del nuovo, preferibilmente dello stesso tipo. Si viene a creare così una specie di “rabbocco perpetuo” che, da un lato, mescola le annate e, dall’altro, si carica di tutte le sostanze organolettiche cedute dalla botte.

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Il Perpetuo, fin dai tempi dei primi colonizzatori fenici e cartaginesi, era il vino delle famiglie contadine di Marsala, in provincia di Trapani. Si può definire un “vino del popolo“, che veniva anche utilizzato per pagare il lavoro dei campi. Per crearlo, si faceva anticamente affidamento su una particolarissima tecnica di invecchiamento, cioè la permanenza nella botte in eterno.

Il tutto si inserisce in un territorio unico e particolare per suolo, clima, tecniche di coltivazione ed età dei vigneti. Le vigne più vecchie, di oltre 30 anni, generavano infatti uve sane a perfetta maturazione, con gradazioni alcoliche alte, tra i 17-19% volume.

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Attraverso la vinificazione con macerazione delle bucce e pressature energiche, si ottenevano mosti e vini ricchi di polifenoli ed estratti, consumati dalle famiglie degli agricoltori, ma anche conservati. In questo modo, diventavano negli anni un patrimonio inestimabile.

Per avere un’idea di quanto fossero preziosi, basta pensare che spesso una botte di vino Perpetuo diventava la dote per un matrimonio: chi la riceveva aveva anche il compito e la responsabilità di tramandare nel tempo quel vino. Il Perpetuo, inoltre, è l’antico antenato del Marsala.

L’antenato del Marsala

Oggi conosciamo il vino Marsala così per come lo hanno voluto gli inglesi. Arrivati in Sicilia nella metà del Settecento, per cercare un vino da vendere al mondo, hanno trovato proprio lui: il Perpetuo. A questo vino gli inglesi hanno aggiunto alcol, in modo per fortificarlo e riuscire a trasportarlo senza rovinarlo. Così nasce il vino Marsala.

La “magia” del vino tutta siciliana del Perpetuo si era un po’ persa nei primi del Novecento, ma è stata recuperata da diversi produttori che, ancora oggi, danno vita bottiglie ed etichette.

Redazione