Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, intervenendo al Vinitaly illustra i dati relativi alla crescita del settore vitivinicolo dell’Isola. «I vini siciliani – ha detto il Governatore – danno la possibilità di assaporare una realtà unica e sfaccettata».
Continua il periodo d’oro del vino siciliano. La nostra regione diventa sempre più protagonista del panorama nazionale e internazionale. Il merito è, anzitutto, del suo territorio: siamo il vigneto più grande d’Italia e l’area con la maggiore coltivazione in biologico. Un successo confermato anche dai numeri, come sottolineato dal presidente Musumeci, presente al Vinitaly.
Arrivato alla Fiera di Verona per il 54mo Salone dei Vini e dei Distillati, il governatore ha spiegato: «In quattro anni di governo abbiamo investito 368 milioni di euro per il rilancio e la valorizzazione del settore vitivinicolo siciliano».
«Risorse che confermano la grande attenzione che la Regione pone per l’enologia e grazie alle quali l’Isola è ormai un brand indiscusso di altissimo prestigio internazionale nel campo del vino. Ed è con questi presupposti che anche quest’anno siamo presenti, da protagonisti, al Vinitaly».
Il Vinitaly si tiene proprio in questi giorni. Dopo due anni di stop forzato per la pandemia, l’Isola si è presentata all’importante kermesse con 185 produttori, 3 associazioni (Assovini, Providi e Vitesi), e Consorzi di tutela di vini Doc (Sicilia, Etna e Pantelleria). Presente anche la Fondazione SOStain per la sostenibilità della vitivinicoltura.
«La Sicilia – riprende Musumeci – evoca territori di straordinaria vocazione vitivinicola, di lunga storicità e una stretta relazione tra produzioni enologiche, cultura, tradizioni e paesaggio».
Quindi aggiunge: «I vini siciliani danno la possibilità di assaporare questa realtà, unica e sfaccettata, armonica e complessa, immobile e in continua evoluzione: bere un bicchiere di vino è come gustare un lembo di quella terra, un pezzo di storia, cultura e tradizioni».
«Questo piccolo miracolo che ogni volta può compiere un calice – conclude – è nascosto nella storia millenaria che ha accompagnato l’attività enologica di questa regione».
Il sistema agricolo, agroalimentare e agrituristico della Sicilia è basato su prodotti di qualità, valore aggiunto e relazioni virtuose tra turismo, enogastronomia ed export. Queste relazioni virtuose, secondo i dati del centro Studi e ricerche per il Mezzogiorno del gruppo Intesa San Paolo, contribuiscono al 7,7% del Pil della Regione, con 6,3 miliardi di euro. Di questi, un miliardo arriva dai vini siciliani.
La Sicilia, con quasi 40mila ettari (su 97mila di superficie vitata) è la prima regione in Italia per area agricola dedicata alla produzione biologica e integrata. Durante il Vinitaly 2022 verranno presentati gli appuntamenti di rilievo internazionale per la promozione dei vini e dell’eccellenza enogastronomica della Sicilia.