Lei ha solo cinque anni e non sa nemmeno cosa è la 'sindrome di Angelman'. E anche volendo non capirebbe fino in fondo gli effetti di questo disturbo che agisce sul piano neurologico dello sviluppo e della crescita e di cui soffre Navad, il fratellino di 7 anni, due più di lei. Eppure la piccola Na’ama Uzan, di Toronto (Canada) ha capito come poteva aiutare il fratellino, a modo suo, e si è data da fare. Per aiutare il suo fratellino affetto dalla sindrome di Angelman, una malattia neurogenetica che causa disordine del neuro-sviluppo caratterizzato da ritardi nella crescita e difficoltà di linguaggio, ha impiantato un piccolo chiosco in giardino per vendere ai vicini la limonata fatta da lei. Obiettivo: destinare i soldi raccolti alla Foundation for Angelman Syndrome Therapeutics, che cerca di trovare una cura per la malattia.
Ovviamente aiutata da mamma e papà, Na’ama ha allestito un banchetto nella strada di casa sua con una serie di cartelli in cui c'è scritto: “Questa limonata servirà a trovare una cura per un piccolo angelo”. E così in tanti si sono avvicinati, sensibilizzati e commossi di fronte alla bontà dell'iniziativa e hanno acquistato la bevanda preparata dalla bambina per cinquanta centesimi di dollaro. E sono stati in migliaia.
Nei mesi invernali ovviamente l’offerta cambia, ma la bambina non si scoraggia per il freddo e vende cioccolata calda e muffin. Nell'arco di un anno Na’ama ha raccolto 25mila dollari e di recente ha ricevuto la notizia che una coppia californiana aveva donato 20mila dollari per istituire un assegno di ricerca a suo nome dopo aver saputo sei mesi prima che il loro bambino era affetto dalla stessa malattia di Navad.