- Vogue “in love” con Palermo: “Nuova meta per gli amanti dell’arte contemporanea“.
- Il magazine dedica un corposo approfondimento al capoluogo siciliano.
- Ancora una volta, Sicilia protagonista sulla stampa più prestigiosa.
“Una sorprendente rinascita“. Così viene definita la “artsy wave“, cioè l’ondata artistica che ha preso vita a Palermo, portando la creatività in moltissimi luoghi. “È tornato il sereno a Palermo, e non solo dal punto di vista meteorologico, dopo il tifone di fine ottobre. La città sta vivendo di una delle sue migliori stagioni, e il merito è anche dei tanti progetti di arte contemporanea che stanno trasformando la fisionomia di interi quartieri”, si legge su Vogue.
Vogue a Palermo: l’elogio dell’arte contemporanea
L’arte unisce Vogue e Palermo. Sul magazine si legge che, già a partire dal centro storico e dai Quattro Canti, ci si rende conto della presenza di tanti progetti di arte contemporanea. Inizia così un giro a tappe, che parte dalla Zisa: alle spalle del Castello Normanno della Zisa, i Cantieri Culturali hanno fatto rinascere l’antico polo industriale.
Altri interessanti progetti artistici, secondo Vogue, si stanno sviluppando in luoghi meno scontati di Palermo. All’Ucciardone, ad esempio, c’è un’installazione luminosa dal titolo “Volare per una farfalla non è una scelta”, di Loredana Longo. Allo Steri, un tempo sede del tribunale dell’Inquisizione, c’è spazio per il contemporaneo, con il progetto “GAP Graffiti Art in Prison”, rivolto ai giovani dottorandi europei. Si studiano proprio i graffiti dell’Inquisizione.
Dalla Zisa a Palazzo Butera, il viaggio di Vogue
Spostandosi verso il mare, c’è Palazzo Butera, definito “Imperdibile tappa per chiunque ami l’arte contemporanea. Ha riaperto le sue visite e già avviato un nuovo cantiere che – anche in questo caso – guarda ai giovani di tutto il mondo: nascerà un nuovo laboratorio di mestieri artistici, ad arricchire uno spazio che è difficile descrivere solo a parole”.
Il viaggio di Vogue a Palermo, alla scoperta dell’arte contemporanea, si conclude con uno sguardo più che positivo al futuro: “Palermo, crogiolo antico di culture diverse, ostaggio per decenni di dolori e drammi, oggi più aperta al mondo e fiduciosa. Anche grazie a questa artsy wave, a questa onda di creatività ed energia che la città sta imparando a cavalcare”.