Una notizia da leggere e condividere: la storia di una madre che ha perso il figlio e che viene trattata male dagli operatori dell’Asl, in un Sud Italia sempre più abbandonato e privo di personale qualificato agli sportelli pubblici. Ecco in dettaglio la storia che sta indignando il web.
Vuole restituire i farmaci del figlio ma l’Asl la caccia:
Una storia che fa riflettere e che tocca gli animi di chiunque. E’ la vicenda riportata stamani sul quotidiano “Il Mattino” che puntualmente pubblica la rubrica “Dillo a”. E’ in questa sezione che si legge la lettera di una madre affranta dal dolore che, poco più di un mese fa, ha perso il figlio all’età di 35 anni, a seguito di una terribile malattia.
La madre, nonostante negli ultimi mesi fosse stata provata per la terribile scomparsa del figlio, di recente avrebbe voluto compiere una buona azione, restituendo all’Asl i farmaci ancora integri del figlio, ben conservati e ancora con il cellophane. Farmaci importanti e costosi dal valore di circa 1.000 euro.
La signora, ha pensato che quei farmaci probabilmente non hanno salvato la vita del figlio, ma potevano tornare utili a qualche altro ragazzo alle prese con la stessa malattia. Quei farmaci avrebbero rincuorato qualche mamma, come le tante da lei incontrate, le stesse con le quali ha lottato per avere nell'immediato quei farmaci. Ma la risposta dell’Asl è stata cruenta e drastica:
“Li butti via! A noi non servono…”!
Adesso giudicate voi!