World Press Photo ritorna in Sicilia dopo l’estate. A settembre, per il terzo anno consecutivo, la prestigiosa esposizione dedicata al fotogiornalismo fa tappa a Palermo, in una location ancora top secret. Nel frattempo, è stato premiato lo scatto più bello dell’anno: lo ha realizzato John Moore e ritrae una bimba che piange disperata perché sua mamma viene perquisita da un’agente della frontiera, tra Messico e Stati Uniti.
La cerimonia di premiazione si è svolta ad Amsterdam, la città che ha dato vita al più importante concorso di fotogiornalismo al mondo organizzato dall’omonima fondazione olandese dal 1955, ed è lì che inizierà il ciclo di mostre che già dalla fine del mese approderà in Italia.
I giudici hanno esaminato ben 78.801 fotografie di 4.738 fotografi da 129 paesi diversi. La giuria ha premiato anche Pieter Ten Hoopen, vincitore del World Press Photo Story of The Year grazie alla storia sulla carovana di migranti diretta negli Stati Uniti e partita dall’Honduras.
Le foto vincitrici saranno esposte in tutto il mondo, a partire dal festival di due giorni che inizia oggi ad Amsterdam. Le prime tappe italiane, organizzate grazie all’impegno di Cime di Vito Cramarossa, saranno Bari, Torino e Napoli, oltre che Palermo che, nelle prime due edizioni, ha attratto più di 25mila persone.
In gara per il World Press Photo of the Year c’era anche quello di un italiano, Marco Gualazzini, fotografo dell’agenzia Contrasto che alla fine ha vinto comunque nella categoria Ambiente, Storie. Anche il romagnolo Lorenzo Tugnoli ha vinto, lui nella categoria General News, Storie, con un lavoro per il Washington Post sulla tragedia umanitaria in Yemen. Nessun siciliano in gara quest’anno. Lo scorso anno, invece, il catanese Alessio Mamo ha vinto il secondo premio, nella categoria People.