L’evento siciliano inaugura la stagione del ciclismo italiano
- Seconda tappa del Giro di Sicilia al via oggi, mercoledì 29 settembre.
- Si parte dall’area archeologica di Selinunte (Trapani), per raggiungere Mondello (borgata marinara di Palermo).
- I ciclisti affronteranno 173 chilometri.
Dalle antiche vestigia dell’area archeologica di Selinunte al mare caraibico di Mondello. È un percorso tra storia e paesaggi naturali quello della seconda tappa del Giro di Sicilia. La corsa si sviluppa su quattro frazioni e si conclude venerdì 1 ottobre a Mascali, in provincia di Catania. Venti le squadre partecipanti, con tanti nomi di primo piano. La “vecchia guardia” del ciclismo è rappresentata da Vincenzo Nibali, dal britannico Chris Froome, dallo spagnolo Alejandro Valverde, dal francese Romain Bardet e dallo statunitense Joe Dombrowski. Per le nuove generazioni, invece, ci sono Lorenzo Fortunato, Simone Velasco e il danese Mattias Skjelmose Jensen. Oggi, mercoledì 29 settembre, è dunque la volta della tappa numero due. Ecco i dettagli.
La seconda tappa del Giro di Sicilia
All’ombra delle antiche vestigia di Selinunte, alle ore 10,30 saranno allineati per la partenza i ciclisti che affronteranno i 173 chilometri fino a Mondello. Quanti visiteranno il Parco archeologico di Selinunte potranno, quindi, anche partecipare a un grande evento sportivo. La tappa si snoderà lungo un percorso che attraverserà la Sicilia, da costa a costa, toccando Partanna, Portella della Ginestra, Carini e Capaci per concludersi nella borgata marinara di Palermo.
Samonà: “Un’occasione per far conoscere le bellezze della Sicilia”
«Un’occasione straordinaria – sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – che la Sicilia non poteva lasciarci sfuggire. Un’opportunità per la nostra Isola di far conoscere nel mondo i suoi siti archeologici e le bellezze maturali e paesaggistiche in un momento dell’anno che invita alla vacanza culturale. Dopo la presentazione del Giro d’Italia, lo scorso anno a Segesta, ci riempie di gioia che ancora una volta un sito archeologico siciliano faccia da quinta scenografica a un evento di grande impatto».
La presenza del Giro diventa anche occasione per un’operazione di restyling, piccola ma preziosa. I percorsi del Parco, da sterrati, diventeranno a malta stabilizzata per permettere il passaggio delle bici. Resteranno, poi, fruibili per i visitatori, secondo una scelta ecocompatibile e rispettosa del sito. «Un’occasione di grande visibilità – dice il direttore del Parco, Bernardo Agrò – che offre al nostro patrimonio storico un importante momento di diffusione».